venerdì 29 marzo 2013
La Seo(Search Engine Optimization)
La Seo (Search Engine Optimization) come risaputo è uno degli investimenti più importanti per tutte quelle strutture ricettive che vogliono incrementare le vendite dirette, grazie ad una maggiore visibilità sui motori di ricerca.
Negli ultimi tempi la serp di Google è
cambiata parecchio e oggi nei risultati in prima pagina trovano ampio spazio le
schede di google places, che per ricerche locali effettuate con
parole chiave tipo hotel+destinazione, la fanno da padrone.
Questi risultati geolocalizzati
secondo diversi studi SEO sulla distribuzione dei click in
serp, si rivelano di grande appeal per gli utenti, i quali nella
stragrande maggioranza dei casi, li preferiscono a danno dei risultati non
local, come testimonia lo screenshot di seguito, ricavato da un test
di eye tracking condotto da
SEOMOZ.
Quindi fatta questa premessa
avrai sicuramente capito che comparire nei risultati locali per
parole chiave correlate alla tua destinazione, significa assicurarsi una grossa
fetta di potenziali clienti.
Ma come fare ad apparire nei risultati locali?
Alcuni spunti interessanti arrivano da
Bizible, una start up SEO che ha effettuato uno studio
sui fattori di ranking dei risultati locali di google.
Riguardo alla metodologia
adottata, sono stati analizzati 20 potenziali fattori di ranking cercando in 20
città circa 20 categorie locali (per un totale di 400 termini
cercati), visualizzando i primi 30 risultati posizionati su Google
Places. Hanno osservato ogni fattore isolatamente per poi combinarlo con gli
altri e verificare se ci sono stati effetti multipli. I dati di Bizible mostrano
una grande differenza fra i fattori di ranking dei risultati
integrati (serp classica con risultati locali e non, vedi esempio) rispetto ai risultati local
visualizzati nelle mappe, vedi esempio. Per ognuno di questi fattori di ranking è stato
assegnato un preciso valore decimale, vediamoli quindi nel dettaglio.
I 5 fattori top per migliorare il ranking nei
risultati integrati
- La categoria della scheda su Places fa parte di una categoria più ampia rispetto a quella della ricerca (se cerchiamo “pizza” la categoria principale su Places sarà “ristorante”), il miglioramento ottenuto è di 1,42 posizioni. Questo ovviamente avviene solo se esiste una categoria superiore e si applica sia alla categoria primaria che a quella secondaria.
- La categoria cercata appare nel nome dell’azienda (ad esempio l’azienda “Rocky’s Pizza” è avvantaggiata per una ricerca locale con le parole chiave “Seattle pizza”), il ranking sale di 0,64 posizioni.
- La categoria cercata appare nella sezione “a prima vista”, il ranking migliora di 0,36.
- Avere 5 o più recensioni su Google porta un miglioramento di 0,31 posizioni. Le stelle relative al rating appaiono solo se avete 5 o più recensioni. Più precisamente c’è un incremento di posizione di 0,1 per ogni recensione dopo la quinta. Questo vuol dire che avrete bisogno di 200 recensioni per avere lo stesso balzo ottenuto con la quinta; il nostro suggerimento è di ottenere 5 recensioni e poi chiedere ai clienti di postare recensioni su altri siti (Yelp, Yahoo! Ecc.). Inoltre evidenzio il fatto che gli utenti sono più invogliati a cliccare i risultati “stellati”, quindi le recensioni sono preziose anche in ottica incremento CTR.
- Avere almeno 1 foto nella scheda è associata a un miglioramento di 0,25 posizioni, quindi più foto sono presenti nella scheda places e meglio è (massimo 10).
I 10 fattori top per migliorare il ranking nei
risultati locali
- Avere 5 o più recensioni su Google comporta 1,47 posizioni in più nel ranking.
- Il nome della location nella sezione “a prima vista” (Seattle in “Seattle pizza”) comporta 1,42 posizioni .
- Il nome della categoria nel contenuto della recensione su Google (la parola “pizza” in “Seattle pizza” è presente nel contenuto delle recensioni su Google) o un sinonimo produce un +0,97 posizioni.
- Il nome della categoria nella descrizione dell’azienda produce un miglioramento di 0,85 posizioni.
- Il nome della categoria nella sezione “a prima vista” è associato a un +0,85.
- Se la categoria primaria coincide con quella ricercata avviene un miglioramento di 0,79.
- Se la categoria di ricerca o un sinonimo è presente nel nome dell’azienda c’è un miglioramento di 0,75 nel ranking.
- Avere una categoria secondaria che è più ampia della categoria di ricerca produce +0,68 nel ranking (ad esempio avere “ristorante” come categoria secondaria per ricerche con keyword “Seattle pizza”).
- Avere almeno una foto nella scheda comporta un +0,66 nel ranking.
- Se la scheda è verificata dal proprietario dell’azienda c’è un miglioramento di 0,52 nel ranking.
Altri consigli per un buon local ranking
- Avere un indirizzo fisico nella città oggetto della ricerca non vuol dire automaticamente ottenere un buon posizionamento, infatti sembra contare solo la distanza dal centro. Quindi, se la vostra attività è situata fuori città e l’indirizzo non è ufficialmente in quella località, questo non sembra fare la differenza rispetto a chi ha un indirizzo in città ma è lontano dal centro. Detto ciò, per ogni miglio lontano dal centro il ranking scende di 0,4 posizioni, per cui chi è ubicato in zone centrali è avvantaggiato.
- Un punteggio medio di 1 o meno nelle recensioni su Google danneggia significativamente il ranking, mentre al contrario un incremento del punteggio da 2 fino a 5 fa salire il ranking in maniera irrilevante.
- La presenza della descrizione dell’attività non favorisce il ranking, mentre la presenza della categoria di ricerca nella descrizione lo favorisce.
- Ottenere la vostra quinta recensione su Google aiuta significativamente il ranking, sebbene un numero di recensioni tra 1 e 4 e poco sopra 5 abbia un impatto ridotto (occorrono più di 100 recensioni per migliorare il posizionamento).
- Aggiungete foto e video se ne avete disponibili. Questo non influenza direttamente l’algoritmo di Google, ma anche se non producono un cambiamento diretto sono un segnale per l’algoritmo.
- Riguardo l’inclusione della categoria di ricerca e della città nella vostra descrizione, una pizzeria dovrebbe includere nella scheda le parole “pizza a Seattle” oppure “ottima pizza a Seattle”, naturalmente deve essere una descrizione naturale e non forzata.
- Avere il nome della città o la categoria nel nome dell’azienda sembra aiutare il ranking. Spesso Google prende il title tag dalla tua homepage e lo usa come se fosse il nome dell’azienda nei risultati di ricerca localizzati (anziché il nome presente sulla scheda), perciò è opportuno includere la città e la categoria relativa nel title tag della vostra homepage.
- Anche il contenuto delle recensioni aiuta il ranking. Non è un fattore che potete controllare direttamente, ma se i vostri clienti lasciano recensioni con le keyword “pizza a Seattle” nel testo questo viene considerato positivo da Google.
- Nella ricerca più recente la presenza di coupon è associata a un incrmento nel ranking. Questo è un po’ sorprendente, ma è probabile che abbia un impatto indiretto tramite il CTR e una maggiore attenzione degli utenti, perciò è consigliabile fare ciò che può attirare l’interesse delle persone che così saranno propense a cliccare.
mercoledì 27 marzo 2013
Come misurare gli investimenti sui social network? Le metriche del social media marketing per il turismo.
Negli ultimi tempi sto ricevendo
diverse richieste da clienti che vogliono affidarmi lo sviluppo di una
strategia di social media marketing.
Sarà la moda del momento? O sarà
che finalmente gli albergatori hanno capito l’importanza di essere su facebook
e twitter?
In un caso o nell’altro, quando
illustro al mio committente i benefici di un investimento in ambito social e
gli obiettivi realizzabili, nella maggior parte dei casi all’entusiasmo e
all’interesse iniziale subentra la demotivazione poiché le aspettative sono
spesso eccessive rispetto alla realtà.
Il problema riguarda proprio le
attese dell’albergatore, che sono troppo spesso correlate ad un mero aspetto
economico, ovvero “se spendo 100 quanto mi rientra?”
I social network sono uno
strumento sensazionale, utilizzato dalle aziende di tutto il mondo per fare
advertising, branding, customer relationship management e tanto altro ancora, ma
se si cerca di prevedere con precisione assoluta il ritorno sull’investimento,
si commette un grosso errore.
Infatti come già detto in
passato, in ambito social il calcolo del ROI non è possibile e proprio per
questo si parla di ROE (Return on engagement), cioè ritorno in
termini di interazione.
A tale proposito di seguito
trovate un elenco delle metriche che utilizzo solitamente per verificare il
raggiungimento di obiettivi specifici, e quindi per valutare la bontà e
l’efficacia di una strategia social per un hotel. Specifico però che non
tutti gli hotel hanno gli stessi obiettivi, alcuni utilizzano facebook e
twitter solo in ottica reputation, altri per promuovere principalmente offerte
speciali, alcuni per veicolare contenuti specifici, quindi le metriche non
vanno applicate in toto, ma utilizzate a seconda delle esigenze.
Spero che la lettura chiarisca le
idee a chi ha ancora dei punti interrogativi, e soprattutto stimoli la
categoria degli albergatori ad approcciarsi nella maniera corretta ai social
network.
Le metriche Social
Media Marketing
- Numero di facebook fan: il numero di utenti che diventano fan sulla pagina facebook
dell’hotel. Non c’è una quantità di riferimento, più sono e meglio è, ed
il tempo necessario per ottenere una buona audience dipende da diversi
fattori (interesse generato dagli aggiornamenti di status, viralità delle
iniziative pubblicate, costanza nell’interazione con gli utenti,
etc).
- In fase iniziale per ottenere una buona base di utenti profilati consiglio di investire qualche
centinaio di euro in facebook ads ed inviare una newsletter al
proprio database clienti per invitarli a diventare fan.
- Numero di follower su twitter: il numero di utenti che seguono il profilo twitter dell’hotel. Per
ottenere un buon seguito consiglio di pubblicare tweet che riguardino
contenuti interessanti e non essere troppo spammosi o ridondanti
tweettando solo a proposito di offerte e last minute. E’ utile anche diventare
follower di profili affini in cui si parla di turismo, viaggi o della
destinazione in cui si trova l’hotel.
- Traffico generato: il traffico veicolato dai social network sul sito dell’hotel,
che poi si converte in diversi modi. La visita va infatti ulteriormente
analizzata per capire se è stata proficua o meno, per farlo utilizzo le 3
metriche successive.
- Prenotazioni generate: per gli hotel che hanno un booking
engine con tracking delle conversioni, è possibile misurare il
numero di prenotazioni generate dai social network. Tale metrica è
fondamentale soprattutto per gli hotel che effettuano campagne di
advertising con Facebook Ads o Promoted Tweets.
- Lead generati: il numero
di visitatori che viene convertito in Lead, cioè contatti qualificati
tramite l’iscrizione alla newsletter dell’hotel, o la richiesta
di disponibilità con e-mail o contact form.
- Pagine visitate e frequenza di rimbalzo: la profondità e la durata
della visita da parte
degli utenti che accedono al sito dell’hotel dai social network. Oltre
alla quantità delle visite, è importante misurare anche la qualità! Se
la maggior parte degli utenti provenienti dai social network visita in
media una sola pagina, e rimane su questa pochi secondi, c’è sicuramente
qualcosa che non funziona. Probabilmente la landing page è strutturata
male, i contenuti sono poco pertinenti, il caricamento troppo lento, etc.
- Incremento di fan e follower: il numero degli utenti collegati ai profili social cresce
costantemente? oppure dopo una prima fase positiva il trend di
crescita si arresta? Se avviene ciò vuol dire che i contenuti pubblicati a
lungo andare si rivelano poco interessanti, mancano di viralità, e quindi
il passaparola spontaneo che genera l’aumento di fan e follower
viene meno.
- Check in: il numero
di check in effettuati nell’hotel con smartphone attraverso app
geolocal tipo facebook places, foursquare e gowalla.
- Percentuale di utenti attivi: il numero di utenti che interagiscono, condividono ed amplificano
i contenuti pubblicati sui profili social dell’hotel. Se manca
l’interazione, gli utenti non commentano gli aggiornamenti di status, non
premono il pulsante like, non cliccano sui link proposti,
vuol dire che non sono interessanti e quindi è il caso di cambiare
strategia.
- Rapporti sulle attività: quali sono i contenuti pubblicati che generano più interazione? Quali
quelli che invece non sortiscono effetti? Qual’è l’orario migliore per
pubblicare un aggiornamento? Questa metrica è necessaria per
comprendere appieno come stimolare l’interazione con gli utenti. Su
facebook è possibile utilizzare lo strumento Insights, mentre a
breve twitter che ancora non consente di visualizzare delle statistiche
relative ai profili, dovrebbe rilasciare un tool dal nome Twitter
Analytics , che fornirà il numero di click, visualizzazioni, contatti,
retweet, etc.
- Menzioni e reputazione del brand: gli utenti citano il tuo brand nelle loro conversazioni o nei
loro tweet? Quante sono le citazioni? Tali citazioni sono positive
o negative? Complessivamente com’è la reputazione dell’hotel sui
social media? In rete ci sono diversi tool per tenere sotto controllo
queste informazioni, fra i gratuiti consiglio Social Mention, mentre fra quelli a pagamento
l’ottimo Radian6.
- Viralità e fedeltà: i tuoi fan e follower condividono ed amplificano i contenuti e link
pubblicati sui profili dell’hotel? Quanti utenti effettuano tale
azione e quanto spesso? La condivisione effettuata da un fan o
follower quante volte viene a sua volta ricondivisa da altri utenti del
suo network?
- Interazione sul blog: se l’hotel ha un corporate blog, i social network si rivelano molto
utili per amplificare la visibilità dei post pubblicati, o per
incoraggiare commenti e risposte degli utenti. Quindi è da
tenere in considerazione il numero di visite sul blog provenienti dai
social network, il numero di iscritti al feed del blog, i commenti degli
utenti, etc.
martedì 26 marzo 2013
Rendere felici i dipendenti!
Un'azienda deve
impegnarsi costantemente nella costruzione di un ambiente di lavoro sereno e
collaborativo. Il management deve essere in grado di guidare e motivare il
proprio team, affidare obiettivi stimolanti e adottare nuovi approcci. Tutto
questo per evitare lo stress negativo e contribuire al miglioramento della vita
lavorativa e personale.
Il benessere e la soddisfazione dei
lavoratori paga, sempre.
Per i manager delle risorse umane fare in modo
che i dipendenti siano "felici"
è un punto di partenza, più che un obiettivo, finalizzato a potenziare il rendimento
dell'azienda.
Ma di cosa hanno bisogno i lavoratori per essere
felici? Esistono vari modelli di welfare aziendale, anche
molto innovativi, tuttavia secondo gli esperti in HR basta focalizzare
l'attenzione su poche ma fondamentali iniziative - che non richiedono ingenti investimenti
- volte a migliorare la vita in ufficio e, soprattutto, favorire la conciliazione
tra carriera e privato.
Dagli esperti nelle risorse umane arrivano 10 consigli
per favorire il benessere e la felicità dei lavoratori, migliorando rendimento
e produttività.
1. Offrire spazi per la crescita:
per i lavoratori è fondamentale sapere di avere la possibilità di avanzare
nella carriera, con numerosi benefici per la produttività e il rendimento in
ufficio.
2. Offrire un buon programma di
formazione: attivare progetti formativi aziendali favorisce non solo
l'effettivo miglioramento delle competenze, ma anche una il potenziamento della
soddisfazione e dell'autostima dei dipendenti.
3. Concedere piccoli bonus: i
premi aziendali, anche di piccola entità, contribuiscono a rendere i lavoratori
più motivati.
4. Concedere autonomia ai lavoratori:
una maggiore autonomia nella gestione delle proprie mansioni, o degli orari di
lavoro, rappresenta una notevole dimostrazione di fiducia da parte del datore
di lavoro.
5. Creare un ambiente favorevole in
ufficio: se i rapporti tra colleghi sono sereni anche la produttività
aziendale ne gioverà.
6. Promuovere il telelavoro:
nonostante ci siano varie scuole di pensiero in merito al rapporto tra lavoro
da casa e produttività, consentire ai dipendenti (se richiesto) di svolgere una
parte delle loro mansioni da casa potrebbe rappresentare un ottimo incentivo
per migliorare le proprie prestazioni lavorative.
7. Favorire la concentrazione dei
lavoratori: stop alle comunicazioni inutili (via email, ad esempio)
che rischiano di rallentare il lavoro e far perdere la concentrazione.
8. Offrire un pacchetto unico di benefici:
gli esperti in HR consigliano di predisporre specifici "pacchetti di servizi"
a favore dei dipendenti, ad esempio voucher finalizzati a favorire i servizi di
cura (baby sitting, assistenza ai familiari anziani e simili).
9. Aiutare i lavoratori a vivere uno
stile di vita sano: le aziende dovrebbero investire il più possibile
nella salute e nel benessere dei propri lavoratori.
10. Concedere brevi ma salutari pause dal
lavoro: lasciare ai dipendenti un po' di tempo libero, per navigare su
Internet o dare un'occhiata a Facebook, rappresenta un ottima strategia per
migliorare il loro rendimento.
Il
benessere organizzativo è una condizione fondamentale per l'aumento della
produttività aziendale. Ma perché ci sia benessere in un'organizzazione è
necessario il sussistere di tre condizioni. Innanzitutto, è importante che
l'azienda crei profitto, perché in assenza di questo nel lungo periodo gli
interventi sul benessere organizzativo non possono portare ai risultati
sperati. Inoltre, è importante che ci sia matching tra la cultura aziendale e
quella delle persone che lavorano nell'organizzazione.
Infine, è determinante la governance dell'azienda, per far funzionare adeguatamente i
processi in azienda esprimendo uno stile di leadership che sia riconosciuto dai
lavoratori.
Fonte”www.manageronline.it/articoli/vedi/8065/10-strategie-per-rendere-felici-i-dipendenti/”
lunedì 25 marzo 2013
Instagram come funziona e perchè usarlo nel Turismo
Instagram è un Social Network pensato per condividere gli scatti effettuati dagli utenti con gli smartphone Android e iOs Apple. L’applicazione, scaricabile gratuitamente dalle piattaforme Google Play e App Store, ha da tempo superato i 50 milioni di download e questo rende subito l’idea di quante persone al mondo utilizzano questo servizio. L’applicazione Instagram esalta l’utilizzo delle fotocamere degli smartphone, permettendo all’utente di applicare filtri ed effetti che rendono attraenti anche le immagini più banali.
Le immagini scattate e ritoccate vengono poi condivise nella rete sociale di Instagram, non prima di essere state classificate con un “#hashtag”, un indice che consentirà di raggruppare le immagini per argomenti o per canale. Le foto più interessanti e particolari pubblicate su Instagram riescono a fare il giro del Mondo in poche ore, gli utenti sottoscrivono e condividono le immagini con la propria rete di contatti generando condivisioni a catena.
Promuovere un Hotel su Instagram
Gli utenti possono collegare l’account Instagram con quello posseduto sugli altri Social Network (Facebook, Twitter e Foursquare), questo amplifica ulteriormente la diffusione e la condivisione delle immagini. Con queste potenzialità risulta quasi spontaneo usare Instagram nel Turismo e sfruttarne la capillarità per promuovere una struttura alberghiera ed i servizi ad essa correlati.
I vantaggi di creare un canale dedicato Instagram per Hotel o altra attività turistica, soprattutto in ambito travel, sono evidenti, ma non bisogna considerarla una semplice campagna pubblicitaria. A differenza di una inserzione o di un banner pubblicitario, Instagram permette di coinvolgere e rendere partecipi gli utenti, oltre a stabilire con essi un reale contatto, ricevendo da essi consigli, critiche e suggerimenti. E’ possibile instaurare un rapporto diretto con un vasto bacino di utenti, e di potenziali clienti, che nessun’altra attività di marketing può offrire.
1. Una selezione delle tue più recenti foto
Queste appaiono come un collage nella parte superiore del profilo e ruotano sempre per un paio di secondi.
2. Il tuo Logo aziendale e il bottone Follow
La foto del profilo selezionato durante la configurazione dell’account (potrebbe essere una buona idea utilizzare il logo della tua azienda). Gli utenti che si sono registrati in Instagram così vi possono seguire direttamente dal vostro profilo web, tramite il pulsante “Segui” (follow).
3. Bio e link al tuo sito
E’ utile inserire un’introduzione generale, una descrizione, al prodotto / servizio/ esperienza (max. 150 caratteri) e collegare il vostro profilo Instagram al vostro sito Internet.
4. Una selezione delle tue foto più recenti
A seguire potrete vedere la vostra galleria foto. Se ci passate sopra con il mouse appariranno i “Mi piace” (contrassegnati dal cuore), i Commenti e la data in cui sono state pubblicate le foto. Cliccando su una miniatura, si può visualizzare una versione più grande della foto.
Aggiornamenti frequenti e interessanti
Per creare un canale di successo su Instagram è opportuno stabilire un calendario di pubblicazioni e una programmazione dei contenuti da offrire agli utenti; un canale che viene aggiornato con frequenza mantiene viva l’attenzione dei visitatori e incentiva alla condivisione.
Nella scelta dei contenuti va preferita l’originalità, sfruttando la straordinaria capacità evocativa delle immagini e le emozioni che queste riescono a suscitare; pubblicare foto istituzionali della struttura difficilmente farà scattare la molla della condivisione. Sicuramente è più indicato raccontare storie (Storytelling), mostrare un momento di vita in Hotel o le foto scattate durante un evento che vi si è tenuto, così come raccontare il territorio con le sue immagini.
Alcuni albergatori che hanno già sperimentato con successo la promozione dell’hotel su Instagram, mettono a disposizione dei dipendenti uno o più smartphone, invitandoli a catturare dei momenti particolari dell’attività per poi pubblicarli sul canale. Tra tanti scatti gli utenti di Instagram troveranno sicuramente qualcosa di interessante o divertente da cliccare e da far “girare” tra i propri contatti.
Promuovere il Canale Instagram e aprirsi al Mondo
Un’altra attività da perseguire è la promozione del canale Instagram al di fuori del Social Network; inserire il link al canale nella firma delle e-mail, farlo stampare sulle brochure, sulla carta intestata e sui biglietti da visita contribuirà a diffonderlo tra i clienti e i gli avventori della struttura. Interessante è la strategia messa in atto da alcune strutture alberghiere, dalle quali si può trarre ispirazione; si può dedicare una sezione del sito istituzionale dell’hotel agli scatti pubblicati su Instagram ed invitare clienti e visitatori ad arricchire questa sezione con le loro foto. Si otterranno così nuovi contenuti e condivisioni spontanee.
domenica 24 marzo 2013
Usare Foursquare per hotel e turismo: a cosa serve e come funziona
I Social Network sono stati la vera rivoluzione del web 2.0; la seconda era di internet ha visto crescere e spopolare le reti sociali, grandi luoghi di aggregazione nei quali, ogni giorno, decine di milioni di utenti si relazionano e interagiscono. Adesso il concetto di Social Network si è evoluto, ai grandi caotici contenitori si contrappongo i Social Visuali, come Pinterest o Instagram, e i Geo-Social Network, come Foursquare, i quali sfruttano le moderne tecnologie di localizzazione di smartphone e tablet per il turismo in movimento. Quest’ultima categoria è particolarmente interessante, oltre alla sua particolare “filosofia” di utilizzo, offre numerose possibilità per innovative ed efficaci azioni di marketing.
Foursquare riesce a miscelare le attività online con quelle “onland”, significa che gli utenti condividono con la propria rete di contatti le reali esperienze della frequentazione di luoghi, locali pubblici, negozi, ristoranti ed alberghi. Questa logica di funzionamento si traduce in un uso intenso di Foursquare nel Turismo, le informazioni e le “dritte” condivise sono estremamente utili ed apprezzate da chi si appresta a pianificare un viaggio o da chi ha appena raggiunto un nuovo luogo di vacanza.
Foursquare e il Marketing Turistico
Sono evidenti i vantaggi che un operatore del settore può trarre dall’usare Foursquare nel marketing turistico; non a caso sono già oltre un milione le aziende che hanno creato una Brand Page su questa rete sociale e la maggior parte di esse opera proprio nel settore turistico. La presenza di un hotel su un Geo-Social Network (ricordiamo tra l’altro Google Places oggi Google+ Local) è un’arma in più per accrescerne la popolarità e raggiungere in maniera diretta una vasta utenza di potenziali clienti.
Creare e gestire un luogo su Foursquare
Il primo passo per promuovere una struttura alberghiera su Foursquare è quello di creare o reclamare la propria “Venue”; bisogna in pratica ricreare sul Social la propria attività, scegliendone il nome e inserendo una scheda con tutte le informazioni indispensabili per un rapido contatto. Può verificarsi l’evenienza che la Venue esista già, magari se la struttura è molto conosciuta è probabile che qualche cliente/utente abbia avuto voglia di crearla e condividerla. In questo caso particolare è possibile reclamarla (cliccare sul bottone “Gestisci questo luogo? Dichiara qui”) ed ottenerne la gestione; la si ottiene gratuitamente ed è sufficiente fanne richiesta compilando un’apposita sezione con le informazioni e i dati completi dell’azienda.
Il secondo passo da compiere, contestualmente al primo, è quello di proporre un’offerta agli utenti del Social; si tratta di una promozione che stimoli ed incentivi gli utenti a visitare la struttura, ad acquistare o provare uno dei servizi offerti. Ogni offerta proposta, prima di divenire operativa, deve essere sottoposta per l’approvazione al Team Foursquare che ne valuterà le caratteristiche.
Offerte su Foursquare: premiare i Check-in
È possibile attivare delle promozioni “Special” su indicazione del team e, visto che è possibile attivare una sola promozione per volta, è possibile variare le offerte nel corso del tempo e selezionare quelle più efficaci. Solitamente vengono premiati gli utenti che effettuano più “check-in” nella Venue o vengono riservati omaggi e promozioni ai “Sindaci”, quegli utenti di Foursquare che durante un preciso lasso di tempo registrano più check-in nella stessa struttura.
Una volta confermata la “proprietà” della Venue è possibile accedere ad un sistema informativo estremamente utile per chi intende fare marketing su Foursquare per hotel e strutture turistico ricettive in genere. In maniera del tutto gratuita è possibile utilizzare una piattaforma dalla quale ricavare informazioni per conoscere la tipologia di utenti che frequentano la Venue e i dati statistici sul traffico; dati fondamentali per affinare le offerte e le tecniche di marketing.
Fonte"http://www.formazioneturismo.com/in-evidenza/foursquare-per-hotel-turismo-come-si-usa-come-funziona"
venerdì 22 marzo 2013
Papa Francesco rilancia il turismo religioso nel Mondo
Dopo l'elezione di Bergoglio sono aumentati i pellegrinaggi nei luoghi di culto.
Papa Francesco ha rilanciato il turismo religioso. Le parole, l'abbigliamento e gli atteggiamenti semplici e “rivoluzionari” del Vescovo di Roma hanno travolto i credenti che adesso ritornano in pellegrinaggio nei luoghi di culto. E non solo in Italia. All’estero, Medjugorje, Gerusalemme, Santiago de Compostela sono i luoghi più ricercati dai pellegrini.
Ma dall’elezione del Papa, lo scorso 13 marzo, è stato registrato un aumento del 34% delle presenze turistiche solo nella città di Roma e del 70 % rispetto allo stesso mese di marzo 2012, verso le città di Assisi, San Giovanni Rotondo e all’estero, verso Lourdes e Santiago de Compostela.
“Oltre ad un aumento generalizzato in tutte le mete più importanti del turismo religioso in Italia ed Europa in questo mese di marzo, rispetto allo stesso mese dello scorso anno – dichiara Giulia Eremita, Country manager di TriVaGo Italia – il dato più significativo l’ha registrato Assisi che, a partire dalla scorsa settimana con la proclamazione del nuovo Papa, ha visto un raddoppio delle ricerche alberghiere stimato intorno al 122% in più rispetto ai dati dello stesso periodo dell’anno scorso”.
Infatti, secondo i dati elaborati dall’Osservatorio di Trivago, motore di ricerca prezzi Hotel europeo, dopo Roma e Assisi segue il celebre luogo di culto dedicato a Padre Pio, San Giovanni Rotondo, che registra +87% delle ricerche rispetto allo stesso periodo del 2012. Tra le altre mete religiose italiane segue un’altra città umbra, Cascia (+127%) e la marchigiana Loreto.
Ma gli italiani, con Papa Francesco, tornano anche a “volare” all’estero per pregare.
Sempre secondo le richieste di prenotazioni online degli italiani elaborate da TriVaGo, la prima meta è in Francia, Lourdes, cresciuta del 50% nel trend ricerche, rispetto a marzo 2012 e del 101% sul totale del traffico da tutti i mercati.
Sempre secondo le richieste di prenotazioni online degli italiani elaborate da TriVaGo, la prima meta è in Francia, Lourdes, cresciuta del 50% nel trend ricerche, rispetto a marzo 2012 e del 101% sul totale del traffico da tutti i mercati.
Segue, tra le tappe internazionali della preghiera, Gerusalemme con un + 30%. Fatima in Portogallo invece è l’unica ad aver subito una variazione negativa del -20% del flusso di ricerche internazionali del periodo mentre Medjugorje in Bosnia Erzegovina è quella che ha registrato più prenotazioni: +160% del traffico internazionale di ricerche alberghiere.
“Anche i prezzi sembrano riflettere l’andamento della domanda del turismo religioso di massa- precisa Eremita - attraverso l’osservatorio abbiamo rilevato la media dei prezzi per camera doppia standard sulla base delle richieste di prezzo e le mete che trainano di più il turismo religioso non sono le più economiche”.
“Alle più care, Roma con 138 euro e Gerusalemme con 144 euro, rincarate rispettivamente del 9 e 6 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno- conclude Giulia Eremita - si antepongono le mete più economiche: Lourdes (71€), Santiago de Compostela (65€), Fatima (47€) e Medjugorje (44€), quest’ultima la città dei pellegrini meno costosa di tutte”.
In Italia, un pernottamento ad Assisi e Cascia questo mese costa 93 euro, a San Giovanni Rotondo 83 euro e a Loreto 87euro.
Ma al fianco dei luoghi “storici” di culto, a seguito dell’elezione di Papa Francesco ne è nato uno nuovo in Argentina che ha già entusiasmato centinaia di pellegrini: il quartiere Flores di Buenos Aires.
Il sindaco della citta', Mauricio Macri, ha annunciato che intende lanciare il 'Papa Tour' un circuito a Flores e in altri quartieri frequentati da Bergoglio nel corso di tutti gli anni trascorsi come vescovo o cardinale nella sua terra alla fine del Mondo e tra i poveri. E proprio dalla sua città è arrivata una lettera inaspettata che mostra, ancora una volta, che la dolcezza e la semplicità di Papa Francesco è travolgente.
La presidente delle 'Madres de Plaza de Mayo', Hebe de Bonafini, si è ricreduta nei confronti di Papa Francesco. Dopo le aspre critiche iniziali adesso arrivano gli elogi. La Bonafini ha ammesso che non conosceva il lavoro svolto nel corso degli anni da Bergoglio a favore dei più bisognosi e, nella sua lettera, chiede scusa a Papa Francesco e soprattutto gli chiede di non dimenticare le baraccopoli argentine e di portare nuovi cambiamenti in Vaticano.
Forecast e Storico: la base per una corretta analisi e politica commerciale
Cosa è un Forecast: è un calendario, dove andiamo ad inserire tutti i dati relativi all’occupazione totale, a quella parziale ed alle prenotazioni. Fare Forecasting, infatti, significa prevedere il ritmo delle prenotazioni basandosi sullo storico e sul trend dell’anno in corso.
Immaginate un planning con giorni del mese nelle righe e tipologie di camere nelle colonne, in cui andate ad impostare la tariffa di vendita di quel giorno, aggiungete delle altre colonne tante per quante sono le tipologie di camere in cui andare ad aggiungere il numero di risorse occupate/prenotate (camere e non pax) giorno per giorno. Aggiungete delle altre colonne con l’invenduto, il RMC ed il RevPAR dello scorso anno, sempre giornaliero, questo vi permetterà di sapere giorno per giorno com’è andato lo scorso anno e decidere quanto rialzare la tariffa o se è il caso di rialzare. Ad esempio se avete impostato un tariffa di partenza più alta del RMC dello scorso anno e vi accorgete che le prenotazioni stentano ad arrivare, verosimilmente potreste avere una tariffa di partenza troppo alta.
Perchè è importante questo strumento? Perchè se correttamente compilato è il punto di partenza per massimizzare occupazione e ricavi. Solamente inserendo tutti i dati, si riuscirà poi ad estrapolare quelle statistiche, quelle previsioni che sono di fondamentale importanza in una gestione in ottica Revenue e che vi permetterà il prossimo anno di far diventare il vostro Forecast attuale un potente Storico. Stiamo parlando di capire l’andamento delle prenotazioni, dell’IMO, del RMC e del RevPAR. Capire quante camere e a quale tariffa sono state vendute in passato per prevedere l’andamento di oggi ed agire sulla tariffa nei tempi corretti. I rialzi come anche i ribassi tariffari si fondano su una corretta analisi dei trend. Se i valori inseriti sul nostro Forecast non rispecchiano la reale situazione dell’hotel, si rischia di ricadere in errori che possono portare ad applicare una politica commerciale e tariffaria distorta nell’anno in corso e sicuramente nell’anno prossimo.
Il Forecast e lo Storico sono due strumenti strettamente legati l’uno all’altro, infatti il secondo non può essere costruito senza il primo. Il Forecast di fine anno è il nostro Storico per l’anno successivo, la nostra base di partenza per creare il nostro nuovo anno tariffario, quindi bisogna adesso capire bene come creare uno storico.
Ecco i passi veloci e semplici per creare il vostro storico (sembra una ricetta da cucina):
Creiamo delle righe e delle colonne ed inseriamo quelli che sono i dati più importanti per il nostro scopo, ciascuna riga o colonna deve riprodurre il più fedelmente possibile la reale situazione dell’hotel:
Nelle righe andremo ad inserire i giorni della settimana per tutto l’anno, evidenziando i week end.
Nelle colonne i seguenti dati:
- le camere vendute
- l’occupazione in percentuale
- la produzione
- il RMC
- il RevPAR
Ricordate tutti quei valori e medie di cui abbiamo parlato la scorsa settimana? Ecco adesso si materializza la loro importanza. Per ricavarli sarà sufficiente sfruttare una formula costruita con gli altri dati già inseriti.
Stiamo parlando di creazioni “fatte in case” con semplici fogli Excel, quindi semplici da utilizzare e cosa importantissima totalmente in economia. Ovviamente poi si può implementare tutto e migliorare all’ennesima potenza.
Gli strumenti del Revenue Manager potrebbero essere disegnati come un cerchio, il corretto uso di uno comporta il corretto sfruttamento dell’altro. Uno è conseguenza dell’altro. Ma bisogna anche ricordare che sono legati, perchè se presi singolarmente non sono sufficienti per raggiungere i nostri obiettivi.
Tripadvisor in difesa di alberghi e ristoranti
Tripadvisor rende disponibile il nuovo strumento per difendere i proprietari delle strutture dal tentativo di estorsioni.
Una grande novità a favore dei proprietari di locali pubblici e della salvaguardia della loro immagine è stata introdotta pochi giorni fa dal colosso delle recensioni Tripadvisor.
Il rilascio del nuovo strumento per la segnalazione di un tentativo di estorsione è stato deciso in seguito ad alcune dichiarazioni di albergatori che avevano lamentato spiacevoli “ricatti” da parte di clienti che li avevano minacciati di rilasciare recensioni negative se non avessero ottenuto sconti sul soggiorno.
Tripadvisor ha dichiarato in merito:” prendiamo molto in considerazione i comportamenti scorretti degli ospiti contro la proprietà, queste azioni vanno contro le nostre linee guida e in alcuni paesi possono anche essere perseguibili penalmente”.
L’efficacia della segnalazione di tentata estorsione sarà massima se avviene tempestivamente, meglio ancora il giorno stesso e prima della pubblicazione on-line della recensione che solitamente impiega 12 ore.
Non potendo garantire l’eliminazione della totalità delle recensioni sotto esame, Tripadvisor consiglia di monitorare frequentemente la propria situazione e nel caso si presentino queste spiacevoli situazioni utilizzare lo strumento attualmente più efficace ovvero la risposta alla recensione.
Di seguito viene presentato l’iter per effettuare la segnalazione:
Una grande novità a favore dei proprietari di locali pubblici e della salvaguardia della loro immagine è stata introdotta pochi giorni fa dal colosso delle recensioni Tripadvisor.
Il rilascio del nuovo strumento per la segnalazione di un tentativo di estorsione è stato deciso in seguito ad alcune dichiarazioni di albergatori che avevano lamentato spiacevoli “ricatti” da parte di clienti che li avevano minacciati di rilasciare recensioni negative se non avessero ottenuto sconti sul soggiorno.
Tripadvisor ha dichiarato in merito:” prendiamo molto in considerazione i comportamenti scorretti degli ospiti contro la proprietà, queste azioni vanno contro le nostre linee guida e in alcuni paesi possono anche essere perseguibili penalmente”.
L’efficacia della segnalazione di tentata estorsione sarà massima se avviene tempestivamente, meglio ancora il giorno stesso e prima della pubblicazione on-line della recensione che solitamente impiega 12 ore.
Non potendo garantire l’eliminazione della totalità delle recensioni sotto esame, Tripadvisor consiglia di monitorare frequentemente la propria situazione e nel caso si presentino queste spiacevoli situazioni utilizzare lo strumento attualmente più efficace ovvero la risposta alla recensione.
Di seguito viene presentato l’iter per effettuare la segnalazione:
- Accedere al Centro Gestione del proprio profilo aziendale
- Selezionare “Gestite le vostre recensioni”
- Fare clic sul collegamento “Contestate una recensione”
- Compilare il modulo e accertarsi di aver selezionato “Segnalate un’estorsione”.
- Specificare il mese e l’anno relativi al soggiorno dell’ospite, un indirizzo email e/o un nome e tutti i dettagli possibili sull’incidente.
giovedì 21 marzo 2013
Turismo Europa: gli stranieri investono e snaturano il territorio
Russi, Cinesi, Arabi: ormai da un paio di anni non si parla d’altro che dei nuovi ricchi provenienti da Oriente all’arrembaggio dell’Europa. I flussi turistici provenienti dall’Est continuano a crescere nonostante la crisi, ma un nuovo trend si sta profilando, sia nella Penisola che nel resto d’Europa.
Questa nuova élite di tycoon non si accontenta più di venire in vacanza da noi, ma acquista in modo significativo e massiccio, come conferma un recente articolo di approfondimento pubblicato sul quotidiano inglese The Guardian.
I governi aprono le porte ai turisti dall’Est desiderosi di spendere
“I Russi, gli Asiatici e gli Arabi – scrive Conal Urquhart sul The Guardian – stanno riscrivendo le regole del turismo europeo. I nuovi industriali arricchiti e gli appartenenti alla classe media che hanno beneficiato delle economie in crescita a livello mondiale, acquistano proprietà e si prendono spiagge una volta custodite gelosamente degli Europei del Nord.”
I governi hanno capito che i soldi e gli investimenti in “cash” vengono da queste nuove economie emergenti e, pressati dalla crisi, “abbattono tutti i paletti per attrarre visitatori non europei con soldi da spendere.”
Paesi come il Portogallo, Cipro e la Spagna si stanno muovendo in questo senso, offrendo permessi di residenza a chi acquista case dall’estero, in modo da dare forza a un mercato immobiliare fermo da anni a causa della disastrosa situazione economica.
L’Italia tra le attrazioni più contese
Tra le location più gettonate resta l’Italia. Crescono i magnati russi che non si accontentano della villa al mare e che la abbinano più volentieri a proprietà terriere e vigne nell’interno, acquistate per varie decine di milioni di euro.
Ma a comprare non sono più solo i super-ricchi: anche i Russi benestanti investono in proprietà europee. “La classe emergente Russa, i benestanti, stanno trasformando il mercato di Turismo di massa aggiungendo il loro portfolio di proprietà più modeste.” La maggioranza dei visitatori viene per comprare “con un budget approssimativo di 500.000,00 €. Normalmente non hanno bisogno di mutui e pagano in contanti. L’economia russa sta andando molto bene e la classe media è immensa.”
In Italia, i Russi si sono spostati dalla Sardegna in gran parte in Toscana. Addirittura a Forte dei Marmi, l’ondata anomala dei Russi ha gonfiato a tal punto i prezzi delle case che si diceva il sindaco avesse pronto un piano casa per bloccare la vendita agli stranieri. Notizia presto smentita dallo stesso sindaco, che si precipitò niente meno che a Mosca per rassicurare i tanti Russi delusi (fonte: Il Sole 24 Ore). Anche se un piano casa con abitazioni a prezzi più abbordabili e l’impegno di non vendere per almeno 20 anni, è stato in effetti varato, per convincere gli Italiani a restare.
Così infatti il mercato e i luoghi cambiano e si snaturano: sì perché a Forte dei Marmi c’è anche chi si lamenta. Le botteghe, i gelatai, i banchi delle angurie, i fruttivendoli e le macellerie storiche cadono sotto l’emergere impietoso delle boutique sempre uguali delle grandi firme globali. Come se fosse una grande vetrina, una sorta di nuovo outlet. Gli affitti dei fondi commerciali lievitano come i prezzi delle case e i commercianti locali non ce la fanno più e in questo modo si va perdendo “la specificità del luogo, il gusto e la tradizione.
Ora anche proprietari di hotel
I ricchi dell’Est non si limitano ad acquistare le ville, ora si spingono anche nel settore Ospitalità, acquistando hotel e resort. Proprio a Forte dei Marmi degli investitori russi hanno acquistato lo storico Hotel Principe 5 stelle nel 2010 e da poco anche un’altra pietra miliare del posto, l’Hotel Alcione, che dovrebbe trasformarsi in struttura extralusso e hi-tech nel 2014.
Da quest’anno anche gli investimenti da parte dei Cinesi in Italia sono aumentati. Di recente siamo venuti a conoscenza di un gruppo di imprenditori oltreoceano Cinesi che stanno investendo in alcune strutture di lusso in tutta Italia, con una particolare attenzione ad acquistare immobili storici di valore.
Il The Guardian conferma questo trend: “Gli albergatori italiani stanno disperatamente cercando di capire come accaparrarsi una fetta del turismo cinese in crescita, offrendo il giusto tè e rispettando le regole del Feng Shui. La loro paura è che gli imprenditori cinesi acquistino hotel per accontentare i turisti cinesi, tagliando fuori gli Italiani dalla corsa all’oro. A Milano c’è già un hotel tutto cinese, il Huaxia.”
Il processo non sarà così immediato ma certamente avrà un seguito. Già nel passato la Cina aveva espresso l’intenzione di investire nel settore turistico italiano. Ma quanto, per accontentare questa nuova ondata di investitori e turisti esteri, cambieremo il nostro modo di fare Ospitalità e i nostri luoghi?
mercoledì 20 marzo 2013
Premio Talento Italiano 2013
Al Festival del turismo responsabile di Bologna la premiazione del
"Premio Talento Italiano 2013"
La commissione del Premio
Talento Italiano si è riunita ed ha decretato i vincitori 2013 e le
menzioni speciali.
Serena Felicetti, giovane studentessa di 16anni del 3ITT dell'Istituto tecnico per il
turismo "Ivo De Carneri" di Civezzano, ha ricevuto una menzione
speciale per il progetto “Divertiamoci a suonare tra la natura sotto le Pale
di San Martino”
Il concorso continua sul web, ed è possibile votare
online (tra i primi 11 classificati) l’idea di Turismo Responsabile che
“emoziona” di più!
Condividi la pagina con i tuoi amici tramite i
social media e Vota! ;-)
Sondaggio all’indirizzo:
Etichette:
Prof. Luigi Aloia
Ubicazione:
Civezzano TN, Italia
Iscriviti a:
Post (Atom)