![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQ7nDWgb_QlkDYvboQkKpR7b-ok8LmhLUZJiJOkqbLpX9W97BGaX18gLcYHDynafcktGkzjsJ1f7I1GUy2M269gLoD3RLsdYDNOn0mnXkFzcY7VblTge-W2SEmzj7JXyX8oU8u5N0t32I/s320/500_moratoria_debiti_pmi_dicembre1.jpg)
Seppur secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite, la spesa turistica internazionale negli ultimi due decenni sia triplicata, il contributo del turismo alla crescita del prodotto italiano è diminuito ancora prima dell’insorgere della crisi, dal 5,2% del PIL nominale nel 2001 al 5,0% nel 2008.
Inoltre, mentre a metà degli anni novanta l’Italia era, all'interno dell’Europa, il paese con la maggior quota di mercato turistico internazionale (il secondo dopo gli USA), tale quota si è ridotta di 2,7 punti percentuali, passando dal 6,8% del 1997 al 4,1% del 2010.
Per quanto riguarda il 2012, il settore turistico ha registrato una flessione di 3 punti percentuali rispetto al 2011 nel primo trimestre, con un picco nella diminuzione delle vendite che tocca i -7,5 punti percentuali .
Un aumento della pressione fiscale come pure dei costi delle materie prime hanno contribuito ad accentuare le difficoltà del settore turistico alberghiero.
Dal 2008 ad oggi il fatturato medio dell'azienda alberghiera italiana si è ridotta di circa il 40 per cento seguendo un trend di decrescita di circa il 10 per cento annuo.
Ciononostante, il 2012 si è dimostrato anche un anno di buona attività, sia da parte degli investitori, sia da parte degli operatori alberghieri. Secondo i dati degli Hotel investment highlights di Jones Lang LaSalle Hotels, alla fine dell’anno il volume complessivo di investimenti si è infatti attestato a quota 8,1 miliardi di euro, registrando un incremento del 5% rispetto al 2011. Il fallimento di Parmatour, la società appartenente alla famiglia Tanzi prima del default di Parmalat, e quello del gruppo Ventaglio restano i due esempi più classici di cattiva gestione.
VALTUR con 22 strutture recettive in Italia e all'estero e un fatturato di circa 200 milioni di euro segna un indebitamento di 303,6 milioni di euro, di cui 62 verso le banche, 85 verso i fornitori e 96 nei confronti di Erario ed istituti di previdenza.
ATA HOTELS ha negoziato con le banche la sua uscita da Fonsai, un difficile salvataggio che porterà all'aggregazione con Unipol e alla creazione del secondo gruppo assicurativo italiano.
UNA HOTELS esposto a debiti per circa 1miliardo verso un pool di istituti tra cui UniCredit, Intesa Sanpaolo, Mps, Bpm, Bnl, Ugf e il Credito Cooperativo Fiorentino.
ACQUA MARCIA in crisi di liquidità, per far fronte ai debiti con le banche, dovrà vendere le sue proprietà alberghiere in giro per l'Italia come il Molino Stucky a Venezia.
BOSCOLO HOTELS e’ appesantito di 300 milioni di debito nei confronti di Unicredit, Mps, Bnp-Bnl e VenetoBanca.
NH HOTELS ha concluso il processo di rifinanziamento grazie a un accordo siglato dalle 33 banche che possiedono il debito della compagnia, la transazione prevede una copertura pari a 729,8 milioni di euro, con scadenza da 3 a 5 anni.
Il Gruppo ha, inoltre, concordato i termini del rifinanziamento del debito in Italia per un importo di 75 milioni di euro. In parole povere, i gruppi alberghieri italiani – malgrado la capacità di attrarre clientela soprattutto nelle città d'arte – soffrono ancora di «microsomia» e non sono capaci di essere all'altezza delle grandi catene alberghiere internazionali.
Come reagire a margini di profitto bassi o addirittura negativi a causa di performance alberghiere disastrose da non indurre alcuni proprietari a vendere i propri immobili a investitori mediorientali e asiatici, principalmente rappresentati dai cosiddetti HNWI (high-net-worth-individual, le persone dotate di redditi elevati).
Non servono soluzione che arrivino dal cielo ed attendere che la situazione passi e cambi da sola, bisogna agire nell’immediato e spesso la proprietà o il management non sono proprio le persone adatte a gestire la crisi che li vede coinvolti.
Il sistema Anticrisi Blue Ocean Strategy: Riposizionarsi, reinvestire, investire, essere creativi senza tagliare i costi (salvaguardare il Brand per divenire market leader), e soprattutto ridurre gli sprechi rivedendo le politiche degli acquisti.
Attuare azioni di Marketing e comunicazione online verso i nuovi mercati BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa).
Reti d’impresa: Creare network e cooperare insieme, scambiandosi esperienze e idee per trovare soluzioni e iniziative da fare in comune.
Puntare sul controllo e sulla creazione di budget specifici.
Solo in questo modo è possibile tenere sotto controllo tutti i risultati economici e i flussi di cassa per poterne verificare gli scostamenti, cercando cause e trovando soluzioni ponendosi degli obiettivi. Inoltre per superare la stretta creditizia, che non permette alle aziende di accedere facilmente al mercato dei capitali, è di vitale importanza mantenere una gestione corrente oculata, ma anche una forte attenzione alle dinamiche del bilancio.
Analizzare gli indici economico-finanziari e la situazione patrimoniale comporta da un lato un controllo continuo sul business principale e dall’altro può rassicurare finanziatori e banche sulla capacità dell’azienda di creare ricchezza.
Altre soluzioni sono rappresentate dai processi di rinegoziazione dei tassi debitori passando dal breve al lungo termine ad esempio tramite i bullet per poi trasformarli in Bonis, e azioni di merchant Banking;
Per quanto riguarda il 2012, il settore turistico ha registrato una flessione di 3 punti percentuali rispetto al 2011 nel primo trimestre, con un picco nella diminuzione delle vendite che tocca i -7,5 punti percentuali .
Un aumento della pressione fiscale come pure dei costi delle materie prime hanno contribuito ad accentuare le difficoltà del settore turistico alberghiero.
Dal 2008 ad oggi il fatturato medio dell'azienda alberghiera italiana si è ridotta di circa il 40 per cento seguendo un trend di decrescita di circa il 10 per cento annuo.
Ciononostante, il 2012 si è dimostrato anche un anno di buona attività, sia da parte degli investitori, sia da parte degli operatori alberghieri. Secondo i dati degli Hotel investment highlights di Jones Lang LaSalle Hotels, alla fine dell’anno il volume complessivo di investimenti si è infatti attestato a quota 8,1 miliardi di euro, registrando un incremento del 5% rispetto al 2011. Il fallimento di Parmatour, la società appartenente alla famiglia Tanzi prima del default di Parmalat, e quello del gruppo Ventaglio restano i due esempi più classici di cattiva gestione.
VALTUR con 22 strutture recettive in Italia e all'estero e un fatturato di circa 200 milioni di euro segna un indebitamento di 303,6 milioni di euro, di cui 62 verso le banche, 85 verso i fornitori e 96 nei confronti di Erario ed istituti di previdenza.
ATA HOTELS ha negoziato con le banche la sua uscita da Fonsai, un difficile salvataggio che porterà all'aggregazione con Unipol e alla creazione del secondo gruppo assicurativo italiano.
UNA HOTELS esposto a debiti per circa 1miliardo verso un pool di istituti tra cui UniCredit, Intesa Sanpaolo, Mps, Bpm, Bnl, Ugf e il Credito Cooperativo Fiorentino.
ACQUA MARCIA in crisi di liquidità, per far fronte ai debiti con le banche, dovrà vendere le sue proprietà alberghiere in giro per l'Italia come il Molino Stucky a Venezia.
BOSCOLO HOTELS e’ appesantito di 300 milioni di debito nei confronti di Unicredit, Mps, Bnp-Bnl e VenetoBanca.
NH HOTELS ha concluso il processo di rifinanziamento grazie a un accordo siglato dalle 33 banche che possiedono il debito della compagnia, la transazione prevede una copertura pari a 729,8 milioni di euro, con scadenza da 3 a 5 anni.
Il Gruppo ha, inoltre, concordato i termini del rifinanziamento del debito in Italia per un importo di 75 milioni di euro. In parole povere, i gruppi alberghieri italiani – malgrado la capacità di attrarre clientela soprattutto nelle città d'arte – soffrono ancora di «microsomia» e non sono capaci di essere all'altezza delle grandi catene alberghiere internazionali.
Come reagire a margini di profitto bassi o addirittura negativi a causa di performance alberghiere disastrose da non indurre alcuni proprietari a vendere i propri immobili a investitori mediorientali e asiatici, principalmente rappresentati dai cosiddetti HNWI (high-net-worth-individual, le persone dotate di redditi elevati).
Non servono soluzione che arrivino dal cielo ed attendere che la situazione passi e cambi da sola, bisogna agire nell’immediato e spesso la proprietà o il management non sono proprio le persone adatte a gestire la crisi che li vede coinvolti.
Il sistema Anticrisi Blue Ocean Strategy: Riposizionarsi, reinvestire, investire, essere creativi senza tagliare i costi (salvaguardare il Brand per divenire market leader), e soprattutto ridurre gli sprechi rivedendo le politiche degli acquisti.
Attuare azioni di Marketing e comunicazione online verso i nuovi mercati BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa).
Reti d’impresa: Creare network e cooperare insieme, scambiandosi esperienze e idee per trovare soluzioni e iniziative da fare in comune.
Puntare sul controllo e sulla creazione di budget specifici.
Solo in questo modo è possibile tenere sotto controllo tutti i risultati economici e i flussi di cassa per poterne verificare gli scostamenti, cercando cause e trovando soluzioni ponendosi degli obiettivi. Inoltre per superare la stretta creditizia, che non permette alle aziende di accedere facilmente al mercato dei capitali, è di vitale importanza mantenere una gestione corrente oculata, ma anche una forte attenzione alle dinamiche del bilancio.
Analizzare gli indici economico-finanziari e la situazione patrimoniale comporta da un lato un controllo continuo sul business principale e dall’altro può rassicurare finanziatori e banche sulla capacità dell’azienda di creare ricchezza.
Altre soluzioni sono rappresentate dai processi di rinegoziazione dei tassi debitori passando dal breve al lungo termine ad esempio tramite i bullet per poi trasformarli in Bonis, e azioni di merchant Banking;
Luigi Aloia
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.