Lo sviluppo organizzativo della rete potrebbe comportare numerosi vantaggi economici come ad esempio la capacità di poter ottimizzare i costi, sfruttando il potere d’acquisto (arredamento, design, macchine, l’acquisizione di prodotti utensili, etc.), una brand reputation, un sistema di prenotazione centralizzato, aumenti di servizi verso il cliente, sales e marketing dedicato nonché la capacità dell’impresa di formare e motivare il personale, aspetto che spesso viene trascurato nel settore alberghiero.
In un mercato turistico sempre più globale e con una concorrenza sempre più competitiva per le strutture ricettive di medio-piccole dimensioni, l’inserimento risulta sempre più difficile.
Una soluzione potrebbe essere la costruzione di una Rete d’imprese per crescere ed operare da grandi, in modo da garantire agli hotel una migliore visibilità, ottimizzazione dei costi e soprattutto il raggiungimento nel medio e lungo periodo della massima profittabilità.
Si pensi che in Francia, dei 18.500 alberghi esistenti, circa il 70% aderisce ad una catena volontaria o integrata.
Un esempio sono i Family Hotels, offerta rivolta a famiglie con bambini, i Relais du Silence, orientati al relax e alla tranquillità, oppure i romantik Hotels, etc. Viceversa, degli oltre 33.000 alberghi italiani, il 90% è ancora legato alla gestione indipendente, di solito familiare, dove l’albergatore si occupa di tutto in prima persona, con il solo supporto dei parenti o di pochi stretti collaboratori.
E’ possibile individuare due strategie vincenti: la prima prevede una crescita ed un incremento delle catene nazionali già presenti accanto ad un peso sempre più significativo delle grandi catene internazionali ( es. Starwood, Best Western, Choice, Golden Tulip, Hilton, Holiday Inn) che potrebbero vedere nell’attuale realtà italiana le premesse per una politica di espansione; considerando quindi, il nostro Paese, come una “terra di conquista” dalle interessanti prospettive. La seconda, sicuramente meno onerosa, che probabilmente finirebbe con lo spazzare dal mercato le piccole (ed indipendenti) realtà imprenditoriali nostrane, appare la via delle reti d’imprese costituendo, per l’appunto delle vere e proprie catene alberghiere volontarie.
Luigi Aloia
Regione Abruzzo: bando per la promozione e lo sviluppo delle reti d’impresa
RispondiEliminaSCADE il 26/04/2013
VENETO: dalla regione in arrivo finanziamenti per le reti d’impresa;
RispondiEliminaSCADE fino ad esaurimento fondi