mercoledì 6 novembre 2013

Milioni per le Reti d'Impresa nel Turismo

Il ministro dei Beni culturali e del Turismo Massimo Bray ha dato per certi, pochi giorni fa parlando a Udine in una tavola rotonda dell’Agenzia FVG, finanziamenti freschi per 8 milioni di euro destinati alle reti d’impresa nel turismo: «Saranno cofinanziati a fondo perduto – ha annunciato il ministro – e fino a 200mila euro ciascuno, i progetti di rete finalizzati al marketing, alla valorizzazione del territorio e alla penetrazione nei mercati esteri».

Il ministero sta preparando il bando, e la promessa di Bray è importante perché la cosiddetta rete d’impresa sta entrando a piccoli passi anche nel turismo.

I numeri raccolti da un’analisi di Infocamere, l’osservatorio di Unioncamere, dicono che lo strumento funziona: il contratto di rete, istituito con la legge 33 del 2009, offre alle imprese una chance per valorizzare sinergie contro la crisi.

Al 31 luglio 2013 Infocamere ha censito 995 contratti di rete che coinvolgono 5.000 imprese.

Nel turismo le reti sono una sessantina, ma ad esempio il Friuli Venezia Giulia non ne ha neppure una. La Lombardia è in testa con 14 reti, seguita dalla Toscana  e dall’Abruzzo.

Eppure il contratto di rete tra i suoi plus ha un accesso facilitato al credito e un forte vantaggio fiscale, con la sospensione d’imposta per una quota degli utili reinvestiti, con un plafond nazionale di 48 milioni in tre anni, in scadenza nel 2013: una manna di questi tempi. 

La rete nel turismo In sintesi nel turismo la rete è un modello di collaborazione strutturata tra imprese giuridicamente ed economicamente indipendenti, che mettono insieme risorse, progetti ed esperienze per lo sviluppo, con la pianificazione condivisa di interventi di promozione, innovazione e internazionalizzazione dell’offerta.

Magari con un unico brand d’impatto, legato a pacchetti turistici o strumenti operativi come le Card di servizi.

Da Illasi Valleys ad Alicard All’inizio del  2012 oltre 50 aziende del comprensorio Illasi (Verona) si sono unite nella rete Illasi Valleys, avviando un progetto di riqualificazione del territorio e di promozione internazionale dell’offerta: realtà di eccellenza di diverse tipologie tra le vallate di Mezzane, Illasi, Tramigna e sul versante orientale dei Monti Lessini veronesi, unite da un protocollo d’intesa innovativo.
 
Tra i primi risultati: riqualificazione di strutture di accoglienza, protocollo di qualità condiviso sulla base di standard internazionali, digitalizzazione del territorio su  mappe interattive dei sentieri, e un progetto outdoor d’avanguardia.

La rete d’imprese Illasi Valleys offre così un modello innovativo di alto profilo per lo sviluppo del territorio, che  nel primo anno di esercizio ha realizzato investimenti per 278mila euro raccogliendo finanziamenti per 125mila euro, con il pieno coinvolgimento del sistema bancario.  

 «Il primo anno – ha spiegato Bernardo Pasquali, presidente di Illasi Valleys – è servito a creare condizioni pre-competitive nelle nostre vallate: dal processo d’internazionalizzazione linguistica al team building, alla realizzazione di piattaforme web per comunicazione e marketing, ai primi interventi nelle fiere europee del turismo».

Da Milano a Berlino e Göteborg, Illasi Valleys ha stretto contatti con oltre 120 tour operator e un centinaio tra giornalisti e opinion maker.

Prossimo obiettivo il centro unico prenotazioni, e un’offerta di pacchetti tematici per mercati esteri. Balneari di Viareggio e Pistoia Turismo In Toscana ha preso forma da un anno e mezzo la rete di Imprese Balneari Viareggio, per realizzare un’offerta turistico balneare di qualità, con un vasto impegno su servizi, sicurezza, tutela del territorio, innovazione e organizzazione.

Partecipano 85 stabilimenti balneari in cinque macro-aree: Terrazza della Repubblica, Passeggiata a Mare, Darsena, Lecciona (spiaggia libera) e Torre del Lago.

Così ad esempio la rete, in collaborazione con Usl 12 Versilia e il 118, ha  acquistato 41 defibrillatori cardiaci di primo soccorso e addestrato oltre 150 operatori dello staff di salvataggio, dando vita ad un progetto sociale senza precedenti nel turismo.

Ma l’impegno della rete per lo sviluppo dell’offerta procede a 360 gradi, anzitutto per creare sistemi integrati e intersettoriali tra commercio, turismo e produzione da far convergere nella piattaforma di Vetrina Toscana, progetto di promozione di Regione e Unioncamere Toscana, cui aderiscono 752 ristoratori e quasi 268 botteghe alimentari, che coinvolge gli assessorati regionali a turismo e cultura, agricoltura e attività produttive.
Sempre in Toscana opera da oltre un anno la Rete d’Impresa Pistoia Turismo: aggregazione di alberghi, agenzie di viaggi, terme, impianti di risalita, case-vacanze, parchi tematici (Pinocchio-Collodi), sport, operatori del turismo montano, e anche vivai.

Le finalità vanno dalla progettazione e organizzazione di servizi al cliente alla promozione congiunta di pacchetti integrati, organizzazione di eventi e fund rising.

Arcipelago e Isole+Smart Infine al Sud c’è l’esempio di Isole+Smart, la card creata da una rete di 28 aziende tra alberghi, agenzie e compagnie di navigazione, legate da una partnership che agevola la promozione delle destinazioni di punta della regione, da Ponza  a Capri. «Rivolta ai visitatori e clienti – spiega Salvatore Lauro capo cordata della rete –  la carta Isole+Smart verrà presentata a Bit 2014.

Offre agevolazioni, sconti e servizi personalizzati per un soggiorno di qualità e affidabile. 

Inoltre stiamo preparando una piattaforma tecnologica sulla quale tutte le aziende della rete potranno inserire i loro prodotti e servizi che verranno poi promossi sotto un unico Brand che dovrà evocare l’Offerta di tutte le isole dell’arcipelago campano.

Anche contrattualmente la rete d’impresa – spiega Lauro – permetterà l’interscambio professionale di addetti che per un periodo potranno lavorare in altre aziende della rete, oppure consentirà l’apporto di operatori e professionisti esteri, e questo per aprirci al mercato globale, mettendo a frutto il know-how di operatori stranieri».  

In Puglia c’è WOMA: a fine settembre in Puglia ha preso forma  W.O.M.A.: Worldwide Masserie of Apulia, il primo contratto di rete regionale nel settore del turismo pensato per accrescere l’attrattività  delle masserie come luogo di vacanza.


Sottoscritto  da consorzi turistici della Puglia e dall’Exiteam s.r.l., dopo uno spin-off curato dall’Università di Bari e col supporto di Confindustria Taranto, questo contratto di rete  mira a valorizzare le masserie, le fattorie fortificate  diffuse nell’entroterra pugliese, che sono un vero e proprio brand storico, culturale e paesaggistico della Puglia, nonché una specificità assoluta del territorio, per farne il centro di prodotti turistici ad hoc destinati al mercato internazionale.